FIRST STEP 10

Dimensioni notturne

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INAUGURAZIONE:  Sabato, 30 Novembre 2019 – Ore 16.00

30 Novembre 2019 – 15 Dicembre 2019

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A cura di Cinzia Bresciani

Nell’ambito della 10^ edizione di First Step, l’Accademia di Belle Arti di Verona, in collaborazione con Artericambi Gallery, dal 30 novembre al 15 dicembre, presenta la mostra personale della giovane artista bresciana Sofia Borelli. 

Di formazione scultrice, l’artista si scopre nel corso dei suoi studi accademici particolarmente affascinata dal mondo della performance e realizza così, a partire da febbraio 2019, tre performance e i relativi progetti video: Piede di donna, Narrazione di un ritorno finale, Saturday night walk.

La mostra Dimensioni notturne, dal titolo premonitore di quella che sarà l’atmosfera delle opere, accoglie due video di performance che hanno segnato in modo profondo la poetica e il successivo percorso artistico di Borelli, due video che coinvolgono il rapporto tra luci ed ombre (tema da sempre caro all’artista), lo sforzo fisico inteso come sfida con se stessa, il rapporto con la natura e le origini e l’identità femminile.

All’ingresso della galleria si trovano il video, le foto e il taccuino di Narrazione di un ritorno finale, l’installazione site-specific realizzata dall’artista nel luglio del 2019 lungo il muro esterno di quella casa di montagna che l’accoglieva ogni anno sul Monte Avena, nelle Dolomiti bellunesi. Giocando con luci e ombre Borelli crea per mezzo di una fascia di alluminio spessa un millimetro e lunga 20 metri una vera e propria narrazione che riflette un viaggio esteriore ma soprattutto interiore. Il profilo di un paesaggio lungo 173 chilometri ma riassunto in 20 metri di alluminio si rifrange durante l’ora del crepuscolo, grazie a un’apposita luce ai piedi della casa, lungo le pareti brulle dell’edificio simbolo di ricordi giovanili. La fascia continua rappresenta quel percorso fisico compiuto in bicicletta dall’artista partendo da Verona, città che l’ha cresciuta artisticamente e umanamente, e giungendo in quell’isolato borgo montano che ospita quello che lei stessa definisce “il mio luogo d’origine e il mio rifugio”. Il percorso compiuto dall’artista si configura come un’immersione nella natura e nei singoli luoghi di volta in volta attraversati in silenzio, faticosamente ma sempre con un occhio critico pronto ad annotare sul taccuino le sagome dei paesaggi incontrati.

Sulla parete di fondo della galleria Artericambi trova collocazione invece l’opera più recente dell’artista: Saturday night walk. Il titolo della performance, giocando sul richiamo al celebre film del 1977 Saturday night fever, sottolinea due aspetti fondamentali dell’opera: l’ambientazione durante un sabato sera (momento della settimana per antonomasia dedicato al divertimento e allo svago) e la camminata. L’artista qui propone un tema fondamentale della propria ricerca artistica: l’identità femminile, in questo caso svilita e derisa. Partendo da un episodio di molestia verbale subìto da Borelli proprio in un sabato sera di festa, l’artista inizia un’originale riflessione che la porta a concentrarsi sulla differente concezione di tempo che la vittima di molestia e il molestatore hanno per elaborare il loro incontro. Giungendo alla conclusione che la vittima dovrà impiegare un lungo lasso di tempo prima che il ricordo di quel momento sparisca dalla sua mente, al contrario di ciò che invece accadrà al molestatore, Borelli inscena una performance in cui lei stessa diviene la protagonista. Muovendosi in un sabato sera di novembre lungo le vie affollate della sua città (Brescia) decide di rivivere la stessa situazione spiacevole denunciando ciò che le è successo e camminando vestita da una sorta di armatura illuminata da led che richiama un’insegna pubblicitaria. 

La pesante struttura riportasulsuo petto la scritta a caratteri cubitali, bianca e illuminata: “IL BREVE LASSO DI TEMPO CHE IMPIEGHERÀ QUESTO MOMENTO AD ANDARSENE DALLA LORO MENTE” e sulla sua schiena la frase: “IL LUNGO LASSO DI TEMPO CHE IMPIEGHERÀ QUESTO MOMENTO AD ANDARSENE DALLA MIA MENTE”. L’armatura blocca i possibili movimenti delle braccia dell’artista e simboleggia il peso dell’evento che si ripercuote anche fisicamente su Borelli, che decide di camminare, di non rimanere bloccata davanti a ciò che ha vissuto, di reagire.  

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BIO

Sofia Borelli, Brescia 1995. Si laurea in scultura con il professor Daniele Salvalai nell’ottobre del 2019 all’Accademia di Belle Arti di Verona portando come tesi l’opera Narrazione di un ritorno finale. Durante gli studi universitari partecipa con interesse al corso di arti performative tenuto dal professor Giovanni Morbin e realizza le performance Piede di donna (2019) e Saturday night walk (2019).

Nel giugno del 2017 vince la prima edizione del bando “lineaterra-acqua2017” istituito dall’Accademia di Belle Arti di Verona e crea l’opera di land art Floating gatea località Fossalta di Lazise (Verona). Nel settembre dello stesso anno partecipa alla residenza artistica promossa dall’Accademia di Belle Arti presso Campo di Brenzone (Verona) realizzando un’installazione dal titolo Luci di passaggio.

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FIRST STEP è un premio espositivo e formativo promosso dall’Accademia di Belle Arti di Verona in collaborazione con gallerie, musei, fiere e spazi d’arte no profit italiani e internazionali che sostiene i giovani artisti e offre loro opportunità di crescita professionale, grazie all’organizzazione di mostre collettive e personali, premi di produzione e di formazione.

Giunto alla decima edizione, presenta da metà novembre a metà dicembre una serie di mostre personali e bi-personali nelle gallerie e negli spazi espositivi che aderiscono all’iniziativa, a cui si affiancano una serie di premi ideati in collaborazione con prestigiosi partner del territorio, tra cui Rotary Club Verona Soave, MA*GA Museo Arte Gallarate, Mart, Museo Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, Ludwig Museum di Budapest. Novità di questa edizione è è inoltre il coinvolgimento degli studenti dell’Università di Verona attraverso un workshop destinato agli iscritti alla Laurea Magistrale inter-ateneo in Arte che vogliano misurarsi con la professione del curatore, intercettando le mostre degli studenti dell’Accademia organizzate per First Step 10.

First Step 10 è sostenuto da Fondazione Cattolica.