GIOVANNI MORBIN

Me

Giovanni Morbin, Me, 2010 - Performance, durata 25 Minuti.

Giovanni Morbin, Me, 2010 – Performance, durata 25 Minuti / (DESTRA) Copia di “Profilo continuo di Mussolini” (Renato Bertelli, 1933)

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“Seduto su uno sgabello girevole tento ripetutamente e senza successo di declamare la Dichiarazione di guerra di Mussolini (10 giugno 1940).” 

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ORARIO PERFORMANCE:  Sabato, 29 Ottobre 2008 – Ore 19.00

Me”, l’ultima performance di Giovanni Morbin, mostrata in anteprima lo scorso febbraio presso l’Istituto di Cultura svizzero di Roma in occasione del progetto “Censure e Autocensura”, a cura di Maria Rosa Sossai e Cesare Pietroiusti, ritorna presso la Galleria Artericambi come nuovo atto, nuova conseguenza dell’essere.

L’artista seduto su uno sgabello girevole, ruotando su se stesso fino allo stordimento, recita un discorso di Mussolini (Dichiarazione di guerra, 10 giugno 1940). Accanto, una copia del Profilo continuo di Mussolini (1933) opera dello scultore Renato Bertelli. Il lavoro performativo, incentrato sul movimento, l’operare e l’agire dell’artista, interrompendosi drasticamente in un momento imprecisabile, costituisce un fallimento, una sorta di rimprovero del corpo allo sforzo comportamentale della mente. Nel momento in cui Giovanni Morbin comincia a girare velocemente sullo sgabello, metafora e condizione estetica del lavoro stesso, il suo viso si mostra simile alla scultura di Bertelli. La perdita della figura, il suo incorporarsi nello spazio fino alla dissipazione dei lineamenti trasformano l’artista in una sfumatura di se stesso che impedisce al contempo la messa a fuoco e l’alterazione della propria identita’.

La ricerca di Giovanni Morbin, focalizzata sull’indagine e la sperimentazione dei comportamenti, riconosce nella pratica performativa il mezzo ideale per esprimere le proprie idee attraverso gesti, metodi, forme, criteri esecutivi totalizzanti. Parallelamente al lavoro comportamentale la sua ricerca si concentra sulla costruzione d’oggetti funzionali all’azione quotidiana ai quali conferisce il valore di veri e propri strumenti: Fioriera, 2008; Prêt-a-porter, 2007; Strumento a perdifiato, 2006, ecc.

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BIO

Morbin Giovanni nasce a Valdagno, Vicenza, il 9 agosto 1956. Vive e lavora a Cornedo Vicentino. Nel 1982 si diploma presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia dopo aver seguito il corso di pittura nel laboratorio di Emilio Vedova. Dal 1978 la sua ricerca è legata ai comportamenti e la performance è il mezzo ideale per esprimere le sue idee. Parallelamente al lavoro comportamentale s’interessa alla costruzione d’oggetti funzionali all’azione quotidiana e conferisce loro il valore di strumenti (Strumento a Perdifiato, Scultura Sociale, Carta d’apparati e DNA). Nel 1993 ad Ottomat presenta “Forme di comportamento”. E’ coautore e firmatario della dichiarazione poetica ETICA ESPRESSIVA UNIVERSALE (EEU), pubblicata sul “Corriere della Sera” l’8 maggio 1994 e nello stesso anno inventa lo Strumento a Perdifiato, attrezzo per comunicare a se stessi. Nel novembre del 1995 fonda SUPERFICIE TOTALE, contenitore del suo agire. A partire da quel momento le sue performances sono denominate Ibridazioni. Si tratta di azioni ibride caratterizzate di volta in volta da un partner animale, un vegetale o minerale edificio. Dal 2002 è attivo come ritrattista (il mondo esterno) e nella progettazione d’interni (il mondo visto dall’interno) nell’ambito del progetto “Non sto più nella pelle”. Si tratta di ritratti su commissione eseguiti col sangue del committente stesso.