AGNESE GALIOTTO

Biennale Monza 2023

INAUGURAZIONE: 

06 Ottobre dalle ore 18.00. 

Dal 07 Ottobre al 10 Dicembre 2023.

DOVE: 

Belvedere della Reggia di Monza – Viale Brianza 2.

A cura di DANIELE ASTROLOGO ABADAL

Al Belvedere della Reggia di Monza dal 7 ottobre al 10 dicembre torna la Biennale Monza in cui curatore scientifico Daniele Astrologo Abadal, ha invitato dieci Accademie di Belle Arti ognuna delle quali presenta i tre artisti che hanno raggiunto gli esiti più interessanti nella ricerca artistica. Parola d’ordine: inclusione e abbattimento di qualunque barriera.

Donata Lazzarini è l’artista Tutor che ha curato la sezione relativa a Brera e invitato 4 artiste, Gloria Capoani (Cremona, 1998), il collettivo M composto da Emma Dotti ed Emma Castelnuovo (Milano, 2001 e Montecchio Emilia, 2000) e Agnese Galiotto (Chiampo – Vicenza, 1996) che hanno ricreato una spazio naturale osmotico in cui le loro opere si ibridano una nell’altra creando un insieme che può apparire come un’opera collettiva.

Donata Lazzarini che nella descrizione della sua sezione usa le parole anmoor e amoor che significano torba e amore, come metafora di un luogo fisico e simbolico dove tutto germina e si riproduce, ha scelto queste artiste che sono legate da un’ attitudine di osservazione lenta e meditativa che evita di rappresentare la natura come uno spettacolare surrogato del reale. Il soffitto del palazzo è visto come lo scheletro di un animale che sostiene la trama della mostra in cui dall’architettura emergono isole dove piccoli insetti succhiano forme zuccherine, dall’angolo sbuca un coccodrillo e dal soffitto scendono dipinte scene di paesaggio primordiale.1 Ognuna delle artiste è stata autrice di una parte specifica di creature diverse tra pittura e scultura.

In particolare l’opera Agnese Galiotto (Chiampo – Vicenza, 1996) è un’installazione ambientale chiamata Scheletro, “una struttura quadrangolare in ferro in cui Lo spettatore ha la possibilità di entrare e scoprire alle “pareti” interne delle tele sospese raffiguranti paesaggi naturali, incontaminati, in gran parte ispirati all’habitat marino e alla vegetazione tropicale, dove trovano posto anche gli umani: una coppia di donne abbracciate. Un’installazione sospesa dove la realtà e il sogno fanno sintesi, impedendoci di discernere tra i due mondi, alla ricerca di un’utopica terza via.”2

1. Donata Lazzarini. Anmoor e il rompicapo delle scimmie. Tratto dal testo per il catalogo della Biennale 2023

2. Daniele Astrologo Abadal. Agnese Galiotto.Utopia da camera. Tratto desto per il catalogo della Biennale 2023