GIOVANNI MORBIN

Dinamismo interno

Giovanni Morbin, Dinamismo interno, 2012 - Performance

Giovanni Morbin, Dinamismo interno, 2012 – Performance

 .
PERFORMANCESabato, 13 Ottobre 2012 – Ore 17.00 –  Via Boscomantico, Località sorte, Verona

Mentre il pubblico attende che qualcosa accada nel luogo convenuto (località Sorte-VR, cippo commemorativo della morte di Boccioni) l’artista sfreccia davanti a loro a bordo del treno che conduce a Trento. Solo pochi l’hanno visto, molti hanno la sensazione che nulla sia accaduto e/o d’aver perso qualcosa: dopo cento anni dalle teorie boccioniane guardiamo ancora in modo prospettico centrale.
Dopo più di un’ora Morbin incontra il pubblico nella sala d’aspetto della stazione FS di Rovereto tra quelli che vanno e quelli che restano.

Nota:
Morbin, riferito spesso a chi non sta mai fermo e che ha l’argento vivo addosso… “Quel toso el ga el morbin”.

.

Giovanni Morbin, Dinamismo interno, 2012

– IBRIDAZIONE 8

 

è la nona di una serie di performance definite da Giovanni Morbin “Ibridazioni”. Il lavoro che trae spunto dall’opera e dalle idee di U. Boccioni (Pittura scultura Futurista- Ed. Futuriste di “Poesia”, Milano 1914) sottopone all’attenzione generale la necessità di rinnovamento del gesto quotidiano e di un ragionamento più oculato rispetto agli eventi che determiniamo come luoghi comuni. Giocando sulle linee-forza del movimento e della scomposizione percettiva questo progetto performativo mostra particolare attenzione all’azione e al comportamento anche quando esso si manifesta al limite della visibilità. In questo senso l’artista ci rimanda ad un lavoro del 2005 Space Walk, Ibridazione 5 in cui con la mano sinistra inglobata in un mappamondo di gesso, portava a compimento spesso nell’ intimità del proprio privato attività quotidiane come il vestirsi, il mangiare, il lavarsi, ecc.

E’ consigliata la massima puntualità. Per coloro che preferiscono è anche prevista una partenza dalla galleria Artericambi di Via A. Cesari 10. L’appuntamento e’ previsto per le ore 16:00.

 

Si ringrazia per il progetto grafico Damir Jellici